sabato 23 ottobre 2010

Ancora zucca!

Oggi vi propongo un primo piatto, sempre con la zucca, dato che in questo periodo è uno dei prodotti da me più mangiati...

Fettuccine zucca e ricotta
x 2 persone vi occorrono:

180 gr di fettuccine (secche o fresche, a vostra scelta)
150 gr di zucca pulita
80 gr di ricotta
salvia fresca
cipollina

Far appassire la cipolla con un po' di olio e la salvia. Aggiungere la zucca, precedentemente grattugiata con una grattugia a fori grandi, e farla cuocere per circa 15 minuti aggiungendo un mestolo di acqua calda se dovesse asciugarsi troppo. Amalgamare la ricotta alla zucca, regolare di sale, aggiungere una grattata di noce moscata e cuocere per altri 2 minuti.
Nel frattempo cuocere le fettuccine, scolare al dente e ripassare con il sughetto preparato. Servire ben calda, decorata con un rametto di timo fresco.

Ed eccola qui!


sabato 16 ottobre 2010

La zucca!



Utilizzata non solo in cucina, ma anche in cosmesi e in medicina, la zucca viene persino usata come contenitore e come utensile.

Il termine zucca deriva da "
cocutia" (testa), poi trasformato in "cocuzza", "cozuccae" e, infine, zucca. È originaria dell'America Centrale e i semi più antichi, ritrovati in Messico, risalgono al 7000-6000 a.C. Nel nord America la zucca rappresentava un alimento “base” della dieta degli Indiani e infatti i primi coloni impararono da loro a coltivarla. Insieme alla patata e al pomodoro, è stato uno dei primi ortaggi esportati dopo la scoperta dell'America.
La zucca appartiene alla grande famiglia delle Cucurbitacee, molto ricca di varietà, sia per quanto riguarda la forma, che per il colore.

In ogni parte del mondo, la zucca viene utilizzata anche come contenitore: in Africa gli abitanti del luogo sono soliti fabbricare con le zucche cave, delle pipe ad acqua, dove il fumo prodotto dal piccolo braciere viene “indirizzato” tramite un cilindro di legno, nell'acqua contenuta in una zucca dopo aver praticato un foro nella parte superiore di essa, dal quale viene aspirato il fumo filtrato. Alcune varietà di zucche appartenenti alla specie Cucurbita Lagenaria, quando raggiungono la piena maturazione, hanno una buccia durissima e anticamente erano coltivate nelle campagne con il preciso scopo di ricavarne contenitori, borracce per vino o acqua, e perfino imbuti. Per questo motivo la Zucca Lagenaria viene anche detta “Zucca da vino”, poiché dopo essere stata essiccata, al suo interno presenta una cavità che può essere utilizzata per conservare o per trasportare queste bevande o altri liquidi. Le zucche più piccole, invece, dopo essere state essiccate e spaccate a metà, vengono utilizzate come cucchiaio o mestolo.

Con la polpa della zucca si può preparare un’ottima maschera di bellezza, in grado di restituire tonicità e lucentezza alla pelle del viso. In che modo? Schiacciare una fettina di zucca cruda e un pugnetto di semi, mescolare il tutto con un po’ di miele, applicare l'impasto sul viso e lasciarlo in posa per qualche minuto: quasi miracolosamente, tutti i tipi di pelle risulteranno più puliti e levigati.

Con la zucca si può veramente cucinare un pasto intero, dall’antipasto (tortini di zucca), al primo piatto, (i famosi tortelli di zucca) al contorno (è molto indicata ad esempio per accompagnare la carne di maiale), fino al dolce, dove viene utilizzata per la “tipica” torta americana molto nota con il nome di “pumpkin pie”. Il modo più “classico”per gustarla è di tagliarla a fette abbastanza spesse e sbollentarla nel forno al naturale, per poi condirla con una noce di burro e un po’ di sale.


Ieri sera, con la zucca, ho cucinato questo ciambellone: è molto morbido e poco dolce, ideale per la colazione. Ecco cosa ci occorre:


150 gr di zucca

150 gr di miele (io uso quello di acacia)

50 gr di zucchero

2 uova

100 gr di olio di semi di arachidi

230 gr di farina

Mezza bustina di lievito

60 gr di gherigli di noci/nocciole(li ho provati entrambi, a me è piaciuta di più con le nocciole)


Cuocere la zucca a vapore e schiacciarla. Amalgamarla con il miele, lo zucchero e l’olio, aggiungere le uova. Setacciare la farina con il lievito ed aggiungere al composto. Versare in una teglia tonda di 20cm di diametro, foderata di carta da forno, e cuocere a 180 per circa un’ora; se necessario coprire con un foglio di alluminio a metà cottura.

Molto buona provatela!

mercoledì 13 ottobre 2010

Piovono Polpette!


Vi piacciono le polpette?

Prima di darvi le ricette di quelle che ho mangiato ieri sera, vi scrivo alcune curiosità.

Fino al '300, nei ricettari non v'è traccia della parola "polpetta". La prima apparizione avviene nel secolo XV, grazie al Libro de Arte Coquinaria di Maestro Martino, cuoco dell' allora Camerlengo Patriarca di Aquileia.

L' etimologia del termine "polpetta" è, ancora oggi, non del tutto chiara. Secondo alcune interpretazioni, potrebbe derivare dal francese paupière (palpebra),poiché si vuol individuare, nella loro preparazione, un movimento delle mani simile a quello delle palpebre, quando si chiudono per proteggere gli occhi.
Considerando però - come ci dice Maestro Martino - che in origine le polpette non erano fatte con carne macinata e quindi non c'era nessuna particolare manualità alla quale poter collegare la parola paupière, è più probabile che l'etimo sia da individuare nel tipo di carne anticamente privilegiata per questa pietanza: il taglio più tenero del
vitello o del cervo, cioè la polpa.

Ecco le polpette che abbiamo mangiato ieri sera:


Polpette di ricotta:

amalgamare 250gr di ricotta con un uovo, 40 gr di parmigiano grattugiato, 4 fette di pan carrè (circa 60 gr) passate nel mixer e qualche foglia di basilico. Salare e pepare. Formare le polpette con le mani. Cuocere al forno al cartoccio per circa mezz’ora, o fino a doratura. Io avendo tante polpette non ho fatto singoli cartocci, ma ho messo le polpette in una teglia foderata di carta da forno ed ho coperto con un altro foglio di carta da forno, chiudendo gli angoli con gli stuzzicadenti.


Polpette di zucca:

cuocere 300 gr di zucca in padella o al forno e schiacciare con la forchetta. Amalgamare con un uovo, parmigiano grattugiato a piacere, rosmarino ed aggiungere pangrattato quanto basta per formare le polpette. Prendere un po’ di impasto nelle mani e formare la polpetta ponendo al centro un cubetto di formaggio. Passare nel pangrattato e cuocere in padella con poco olio.


Polpette di pane:

Frullare nel mixer 100 gr di pane ed amalgamare con un uovo, parmigiano a piacere e, se vi piace, una grattata di scorza di limone. Formare le polpette, passarle nel pangrattato e cuocere in padella con un po’ di olio.


Polpette di broccoletti:

Frullare circa 300gr di broccoletti siciliani precedentemente lessati ed amalgamarli con un uovo, parmigiano a piacere e pangrattato quanto basta per formare le polpettine. Passare nel pangrattato e cuocere in padella con olio.


Ed ecco qui il nostro piatto!


Buon appetito!

venerdì 8 ottobre 2010

Tanti auguri al mio papino!!!

Oggi è il compleanno del mio papi e per l'occasione ho fatto questa torta:



E' una crostata di arance amare. Ingredienti:

-un rotolo di pasta frolla (io ho fatto la mia pasta frolla con 250 gr farina- 100 gr burro- 80 gr zucchero- 2 uova e scorza di limone)
-3 cucchiai di marmellata di arance amare
-150 gr di pasta di mandorle (comprata)
-2 uova
-70 gr di burro
-50 gr di pistacchi
-30 gr di pinoli

Stendere la pasta in una tortiera da 20 cm, pareggiare i bordi e bucherellare il fondo. Cuocere a 180° per 15 minuti. Sminuzzare grossolanamente i pistacchi. Frullare il burro con la pasta di mandorle, poi aggiungere un uovo alla volta amalgamando bene. Togliere la base di frolla dal forno, spalmare siu fondo i tre cucchiai di marmellata e versare sopra il composto di pasta di mandorle. Cospargere con i pinoli e metà dei pistacchi e ri-infornare per 50 minuti (anche un po' meno, una quarantina). Far raffreddare ed aggiungere i restanti pistacchi.
Le decorazioni sono in pasta di zucchero pronta, comprata in Irlanda già colorata (là la vendono al supermercato!!!!)

Il sapore è molto particolare, la pasta di mandorle si sente parecchio e la consistnza un po' cremosa della marmellata ci sta benissimo! (a mio gusto...ma si sa... a me piace tutto!) Da considerare che è abbastanza dolce... provatela e fatemi sapere!!!

AUGURI PAPINOOOOOO!!!!!!!

lunedì 4 ottobre 2010

Cappuccino Truffle Cake




Lunedì come sapete è stato il compleanno di Andrea, ma abbiamo festeggiato venerdì sera, con parecchio ritardo insomma...
La torta per l'occasione è stata presa dal solito libro scozzese, si chiama cappuccino truffle cake, ma sinceramente del cappuccino non aveva molto... è una torta al cioccolato con crema al caffè e cioccolato. Ecco la ricetta:

La base è una Chocolate Mud Cake:
190 gr di burro morbido
190 gr di cioccolato fondente
4 cucchiaini di caffè solubile (ma io ho usato il caffè normale)
140 ml di acqua
110 gr di farina autolievitante
110 gr di farina 00
40 gr di cacao amaro in polvere
1/4 di cucchiaino di bicarbonato di sodio (io ho usato il lievito per dolci)
420 gr di zucchero
3 uova
6 cucchiaini di olio di semi
95 ml di latte

Accendere il forno a 160°. Imburrare una teglia quadrata con lato di 18 cm, e rivestire di carta da forno; ricoprire i lati con una striscia di carta che fuoriesca dalla teglia di almeno 2 cm. Sciogliere a fuoco dolce il cioccolato con il burro, il caffè e l'acqua. A parte lavorare le uova, l'olio e il latte. Setacciare le farine con il cacao e il bicarbonato, aggiungere lo zucchero ed amalgamare con i due composti liquidi (le uova e il cioccolato). Cuocere per 1h e 45".
Lasciar freddare (la torta si mantiene in frigo fino a 3 settimane, in congelaore fino a 2 mesi).

La crema si chiama Coffee Buttercream:
170 ml di crema di latte
300 gr di cioccolato bianco
400 gr di burro (ho scoperto all'ultimo momento che non avevo tutto questo burro in frigo, per cui ne ho messo meno, sui 300 gr)
160 gr di zucchero a velo
1 cucchiaio di caffè solubile (io ho rimesso il caffè normale)

Mettere il cioccolato in una terrina con la crema di latte e sciogliere a bagnomaria. Lavorare il burro con lo zucchero, poi aggiungere il cioccolato e lavorare finchè non diventa soffice.

Tagliare la torta in due parti e farcire con due terzi della crema al burro. Ricoprire la torta con la restante crema al burro. Fare aderire 100 gr di granella di nocciole ai bordi della torta. Poggiare sulla torta circa 10 ferrero rocher ed altrettanti cappuccino truffle.

Cappuccino Truffle:
80 ml di crema di latte
250 gr di cioccolato fondente
3 cucchiaini di liquore al cioccolato
2 cucchiaini di caffè
200 gr di cioccolato bianco

Portare la crema di latte a ebollizione, poi aggiungere il cioccolato fondente e fare sciogliere.aggiungere il liquore ed il caffè e lasciare in frigo finchè non si addensa. Formare tante palline e poi ricoprirle con il cioccolato bianco fuso.

Sembra lunghissima ma provateci!!! :D

domenica 3 ottobre 2010

Un salto a Santo Domingo


Ieri su consiglio di un amico, siamo andati a mangiare a Trastevere ed abbaimo assaggiato un nuovo digestivo: La Mama Juna. Ci raccontava il proprietario del locale che la Mama Juana è un liquore originario della Repubblica Dominicana, composto da erbe aromatiche e radici messe a macerare nel rum, con miele e vino rosso.
Nella tradizione locale il preparato è considerato una sorta di medicinale afrodisiaco, ottimo per stimolare il desiderio sessuale delle donne e le performance sessuali dell'uomo (Viagra Domenicano) ma anche a curare i piccoli malanni della vita quotidiana (una sorta di aspirina).
E' molto dolce e l'alta gradazione alcolica non si sente. A me è piaciuta tantissimo (e non sono un'amante dei liquori)... e considerando che le erbe e radici necessarie a produrla si trovano solo sul posto... ci toccherà fare un bel viaggetto!!!